sabato 31 gennaio 2009

I giorni della merla



Siamo ormai a metà inverno e oggi è l’ultimo dei tre Giorni della merla. Ricordo la nostra tradizione, che racconta di come una merla e i suoi piccoli, per sfuggire al gelo di un Gennaio particolarmente iroso, freddo e insistente, si rifugiarono al riparo di un comignolo. Dopo tre giorni uscirono dal loro caldo rifugio, sani e salvi, ma avevano perso il loro piumaggio candido ed erano ormai  talmente neri di fuliggine che così rimasero, per ricordare ai posteri i tre giorni più freddi dell’inverno.

La tradizione fa una leggera confusione, in questa specie  infatti è solo il maschio ad avere la sua bella e lucida livrea nera, mentre la femmina è bruna.
Ho trovato una versione francese leggermente diversa che spiega il piumaggio nero e il becco giallo oro del merlo maschio. Anche qui il merlo, che era in origine bianco, seguendo i consigli di una gazza trovò una Caverna incantata colma dei tesori del Principe delle Ricchezze.

Curioso come possono essere i merli, immerse il becco in un cumulo di polvere d’oro, ma così facendo svegliò il demone che ne era il guardiano.. I tesori non sono mai incustoditi, ed il custode era un demone piuttosto irascibile che gli vomitò addosso un torrente di fuoco e fumo. Solo quando fu in salvo all’esterno il merlo scoprì di essere irrimediabilmente nero e di avere il becco del colore dell’oro.


Nella tradizione celtica il merlo è il primo dei cinque animali totemici, il suo nome in gaelico è Druid Dhubh, Druido Nero. E’ il guardiano della soglia tra i due mondi, l’uccello che rappresenta il fabbro dell’Aldilà, maestro del fuoco. Con il suo canto di guarigione invita a lavorare con i quattro elementi – aria, acqua, terra e fuoco - per forgiare la nostra vita interiore.

Un buon suggerimento, nel cuore dell’inverno. Così ho pensato, e dipinto..

10 commenti:

Federico Distefano ha detto...

Ciao!
La fiaba francese mi piace di più.
(più coerente, almeno)

Ma, poi, sulle rocce ci metti qualcosa, per proteggere i tuoi dipinti?
Buona domenica!
:)
(godiamoci, dunque, questi ultimi giorni di freddo prima che ricominci la sauna...)

Unknown ha detto...

Bello questo nuovo sasso, molto originale!!
Bella anche la storia francese!!
Ciao!!

marinella ha detto...

Carine queste storie, non conoscevo quella francese, il sasso è venuto veramente molto bene, sei bravissima

Roby ha detto...

Ciao Animaia,
che teneri i due merletti, una bella raffigurazione, sono in tema con oggi, quì a Piacenza nevica di brutto!
Non vedo l'ora (a differenza di Federico) che torni un pò di calore!!!!!

Animalia ha detto...

Il testo da cui ho tratto la versione francese non riporta da quale regione e a quale epoca appartenga.
Sui sassi passo sempre una mano di protettivo. I colori acrilici sono estremamente resistenti ma si possono graffiare, il protettivo aiuta anche per lo sporco e la polvere. Ce ne sono di vari tipi: lucido opaco o satinato, ad acqua o a solvente, a pennello o spray. Lo preferisco opaco e lo uso a spray quando.. vado di fretta.
Mi sono goduta la nevicata di domenica nel mezzo di un bosco sull'Appennino reggiano (Roby eravamo quasi vicine!) con un sacco di spuntini a portata di mano, cioccolata in tazza compresa.
Ne avremo di calore, quando questo catino che è la Pianura Padana comincerà ad evaporare e si produrrà un una 'bella' afa stabile! Sob!
Per i complimenti.. GRAZIE!
(Hemmm, sono arrossita fino alle orecchie!)
;)

roberta ha detto...

Di una tenerezza infinita!
roby

Serena ha detto...

Anch'io tifo per la versione francese!!!
Adoro questi argomenti : meno male che ci sei tu a postarli!!

^____^

pat ha detto...

Ciao! Solo ora vedo il tuo sasso invernale! Mi piace mooltissimo, e che bello che ci sia anche qualcun altro che ricorda antiche leggende, me le raccontava sempre mia mamma.Pat

pat ha detto...

Ciao! Solo ora vedo il tuo stupendo sasso invernale! E che bello che tu conosca e proponga le antiche leggende, questa me la raccontava sempre mia mamma. Pat

Animalia ha detto...

Grazie ancora, per l'apprezzamento e per la visita! Spulciando qua e là ho trovato un interessante libricino che riporta molte storie della tradizione celtica, e ci saranno altri sassi, o massi.. ispirati a questi racconti.
Intanto la mia coppia di merli.. non è più mia, e si involerà alla prima occasione verso la Toscana, vicino al mare..