Auguri, auguri, auguri!
Buon Natale da Animalia e tutto il suo staff di civette delle nevi e orsi polari.
A presto!
Auguri, auguri, auguri!
Buon Natale da Animalia e tutto il suo staff di civette delle nevi e orsi polari.
A presto!
Ricordate Vanesia, sua cugina che voleva fare la modella e tutta la combriccola del volo acrobatico che hanno movimentalo le mie giornate estive di qualche tempo fa?
Come avevo previsto, tutta la banda ha disertato all’improvviso, per migrare in luoghi più trendy che non fossero il mio piccolo studio. Mai avrei pensato di sentire la mancanza di quelle coccinelle pazze, e men che meno mi sarei immaginata di rintracciarle per invitarle ad una importante serata, eppure è quello che ho fatto.
Scapestrate come sono, mi hanno dato conferma solo stamane, e saranno quindi con me questa sera al Teatro la Venere di Savignano, teatro dedicato proprio alla Venere paleolitica di cui vi ho raccontato, per questo importante appuntamento, a cui siete naturalmente invitati anche tutti voi.
Il buono il brutto e il cattivo - Buone pratiche di gestione dei rifiuti
Il genere umano si differenzia dagli altri esseri viventi per la sua abbondante produzione di rifiuti, oltre che per altre nefandezze di cui non scriveremo...
Nella produzione di rifiuti siamo particolarmente bravi, spesso associamo alla quantità di rifiuti prodotti il livello di benessere e sviluppo di un popolo: più siamo ricchi, più rifiuti produciamo e viceversa.
A questo scenario di “pianeta spazzatura” vogliamo contrapporre una proposta di legge per un modello di società civile che riduce i rifiuti all'origine, riutilizza quante più volte possibile i prodotti prima di buttarli e ricicla i rifiuti per recuperare materie prime preziose, evitando il ricorso a discariche o al pericoloso incenerimento di rifiuti.
Chiariremo questi concetti di “buone pratiche di gestione dei rifiuti” al dibattito "IL BUONO IL BRUTTO E IL CATTIVO", Lunedì 28 Novembre, dalle ore 20,30, presso il Teatro la Venere di Savignano sul Panaro, con l'aiuto dei relatori:
- Natale Belosi - Comitato scientifico ECO Istituto di Faenza.
- Anzio Negrini – Mantova Ambiente S.r.l., Gruppo TEA S.p.a.
- Germano Caroli - Sindaco di Savignano sul Panaro.
Tra gli interventi, musica dal vivo con Iames Santi (chitarra classica).
Vi aspettiamo numerosi!
Il Comitato Bazzanese Ambiente e Salute, il Comitato Tutela Territorio di Savignano, Animalia e.. Ladybugs Band.
Domenica speciale, la scorsa domenica. Una giornata serena e luminosa, con un bella brezza frizzante e tanta, tanta gente che ha riempito la piazza di Bazzano (Bologna) per un evento importante.
Le mani in pasta è stato, ed è, un invito a mettercele, le nostre mani. Per il nostro territorio, che poi è il territorio di tutti. Territorio, ambiente. E naturalmente cosa poteva rappresentarli meglio se non i buoni prodotti che crescono sulla buona terra?
Renetta, Lavina, Florina. Sono mele antiche.
Poi ci sono le pere, Abate Fetel e William rossa, tutte assolutamente di produzione biologica. Ricordate Mary, la mia amica che ogni tanto vado a trovare? E’ lei la produttrice, potete trovare a Vignola (Modena) la sua azienda ‘La Bifolca’.
Le viole invernali, profumate e di tanti colori.
Alcune di loro adesso colorano il mio davanzale: impossibile resistergli, come non portarne a casa qualcuna?
Miele, buonissimo miele e.. Ooops, sassi!
Farina, nocciole, noci e marroni, i rinomati marroni di Castel del Rio: dall’Appennino alla.. padella sulla brace, per diventare caldarroste, accompagnate da bollente e per qualcuno abbondante vin brûlé.
Mazzetti di aglio e zucche: zucca Delica e Violina rigorosamente biologiche, da cuocere al forno o per preparare risotti e tortelli.
Questi nella foto sono gustosissimi, anche se di pannolenci, e assieme agli animaletti di stoffa sono creazioni di Layla Zanni.
Ancora sassi! Questo post è decisamente di parte!
Questa è una cascata di luppolo, mentre questo..
è autentico letame equino: Pino e Toni non potevano mancare, anche se in forma concentrata e adattissima per concimare le viole.
Ne volete? Scrivetemi, sono l’unico agente rappresentante, con l’esclusiva per l’intera penisola e isole, che può fornirvelo. Non sto scherzando!
C’è stato questo, e molto altro, lo potete vedere in questo video di Lorenzo Marsigli.
Grazie a tutti quanti hanno partecipato, grazie a voi che state leggendo.
Questo post partecipa a Blog Action Day 2011 - Let’s talk about FOOD
Equinozio, o Equin Ozio?
In ogni caso, questa è una galoppante promozione d'autunno per celebrare l'equinozio in arrivo.
Equinamente parlando, dalle ore 22.00 di oggi 20 settembre 2011 fino allo scoccare delle 23,30 di venerdì 23 settembre 2011 tutti i miei dipinti con soggetto equestre disponibili saranno in promozione con lo sconto del 10%.
Inoltre, voglio esagerare, anche tutti i dipinti commissionati entro tale data e sempre con soggetto equestre (o equino che dir si voglia) saranno compresi nella promozione, al prezzo scontato del 10% e consegnati con un gentile omaggio.
Equinamente.. divino!
Per info sui dipinti in promo e commissioni scrivimi dal modulo Contattami su questo blog o inviami un messaggio sulla mia pagina Facebook.
Anche per Animalia è arrivato il digitale..
Che scoperta! Perché ora, dopo aver preso confidenza con GIMP in un precedente lavoro – con cui ho partecipato al Concorso per la creazione del logo Premio Comuni a cinque stelle – ho pensato bene di perdere parte del mio tempo divertendomi a creare dei ‘ritratti virtuali’, di animali naturalmente.
I cavalli sono per me una passione nella passione, è nato così l’esecutivo interamente digitale di uno stallone Quarter Horse, un bel baio rossiccio, o ciliegia, o blood bay in inglese. Ho utilizzato gli strumenti pennello e aerografo - nessun filtro o effetto speciale - e layer su layer per questo primo lavoro di foto ritocco che mi lascia piuttosto soddisfatta.
Il Quarter Horse è una razza relativamente recente, lo Stud Book è stato costituito in USA nel 1940 dagli allevatori che si sono riuniti nella American Quarter Horse Association – AQHA per preservare la razza, ma le sue origini risalgono ai primi conquistadores spagnoli di Cortez, che reintrodussero il cavallo nel continente americano, e successivamente dagli animali importati dai coloni inglesi nel 1700.
Tra la Carolina e la Virginia i coltivatori di tabacco e cotone animavano le giornate di festa con corse organizzate su due piedi, anzi quattro zampe, lanciando i loro cavalli sulla lunghezza del quarto di miglio non solo sui loro terreni, ma anche nelle main street cittadine.
Un bello scompiglio, ma tutti erano entusiasti di questi cavalli dalle prestazioni eccezionali sulle brevi distanze: è da queste corse, quarter mile, che la razza prende il nome.
La capacità di prodursi in partenze fulminee e galoppo veloce non ha rivali nel mondo equino, nemmeno il Purosangue Inglese può battere un Quarter Horse sui 400 metri.
Oltre a questo, ben presto gli allevatori di bestiame scoprirono che il cavallo che li aveva accompagnati come animale da attacchi e da lavoro nella conquista dei territori selvaggi del West oltre allo sprint possedeva anche un innato ‘cow-sense’, il senso della vacca, che si traduce nella capacità di intuire e anticipare i rapidi movimenti di vacche e vitelli.
Così il Quarter Horse è diventato il cavallo dei cow boys, compagno inseparabile nel duro lavoro con le mandrie.
Vi lascio con un filmato preso da You Tube che può rendervi l’idea di cosa sa fare un QH, cow-sense compreso.
Tra sliding-stop e giravolte, c’è qualcuno qui che scalpita, sento rumore di zoccoli nervosi. Credo di aver capito di cosa si tratta e chi è il responsabile di tanto trambusto.
Vi spiegherò tutto nei prossimi post, forse.
L’estate, questa estate, corre rapidamente. Meno tre giorni all’inizio di agosto. Allora, quello che ci vuole è un countdown.
Meno tre, due, uno.. Arriva il Solleone!
Tenetevi pronti, dal 1° agosto saprete, saprete tutto!
Questi sassi segna posto sono stati realizzati per “Pizze & Delizie” di Torino. Sono dei campioni, pensati per Rosi e il suo locale. Persona speciale, Rosi!
P.s.: Stai forse pensando che anche tu vuoi dei sassi segnaposto? Contattami dal modulo su questo blog, i numeri a disposizione sono.. infiniti!
Se pensate che i conigli siano solo teneri e morbidi animaletti per niente impegnativi.. Beh, vi sbagliate!
Ovviamente ci sono conigli e conigli, se chiedete ai Monty Python vi racconteranno cose terribili sul coniglio sterminatore, mentre Wallace e Gromit hanno avuto il loro bel daffare con il temibile Coniglio Mannaro. Alice ha deciso di seguire il Bianconiglio ed è rimasta piuttosto sorpresa da quello che ha trovato dentro la sua tana..
Il coniglio di cui cui sto scrivendo è a sua volta speciale, non è per nulla imparentato con quelli che sono soliti spuntare dai cappelli a cilindro, eppure ha una qualità particolare. Posso scrivere che, citando Shakespeare, all’apparenza è un sasso, ma di fatto è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni.
Questo coniglio è un Coniglio Bianco da viaggio, un piccolo promemoria tascabile, portatile. I Conigli Bianchi appaiono spesso sulla nostra strada, e vanno seguiti. In Matrix è un Coniglio Bianco che guida Neo, ed è un Coniglio Bianco quello che ha seguito la Signora Maria, una persona davvero speciale che ho avuto la fortuna, anzi il privilegio di conoscere.
Maria lo ha incontrato e ha seguito il suo sogno con coraggio e determinazione. Immagino che leggerà questo post nel luogo dove adesso si trova, molto diverso dalla Torino dove ha vissuto fino a pochi giorni fa. Un orizzonte completamente diverso, un luminoso e ampio spazio verde con cui riempirsi gli occhi e l’anima che l’ha attesa al di là dell’oceano Atlantico.
Adesso che ha concluso una delle sue missioni e passato il testimone, penso che si dedicherà a fare ordine nei suoi ricordi e mi auguro, e le auguro, di dargli forma. Se avete letto L’eleganza del riccio di Muriel Barbery, sappiate che la Signora Maria è la vera eleganza del riccio.
Un grande abbraccio, Maria!
Chi vorrebbe un ecomostro nel proprio cortile?
Brutta razza gli ecomostri. Si presentano con diverse sembianze: a volte sono autostrade e viadotti, giganteschi termovalorizzatori, cave, centrali elettriche. Oppure assumono l’aspetto di edilizia residenziale, un eufemismo per definire orrendi casermoni in cemento armato destinati a diventare abitazioni e uffici.
Gli ecomostri non risultano molto simpatici, in effetti non meritano simpatia e neppure accoglienza. Dove arrivano loro sparisce il territorio, inteso nella sua reale sostanza di insieme di ambiente ed umanità.
In genere vengono imposti, giustificando la loro costruzione come essenziale per il futuro, da leggere come crescita economica e progresso. Peccato che tali benefici in realtà si traducano in tutt’altro. Gli ecomostri hanno questa peculiare prerogativa: sono concepiti senza l’approvazione di chi dovrà conviverci.
Di per se le convivenze sono affare delicato e problematico, in questo caso l’arrivo di un neo ecomostro porta con se strumentalizzazioni e paradossi che sfociano in conflitti e sindromi da NIMBY e BANANA.
Brutto, bruttissimo affare! Ma, or dunque, l’ecomostro di cui sto scrivendo chi è? Esso non è vivo, eppure vive.. Stephen King gli fa un baffo. Esso è un divoratore.
Signore e signori, a voi la terribile anteprima de..
il Cubo Malefico!
Proprio lui, lo potete vedere in diapositiva in calce al post. Un magazzino robotizzato alto 30 metri, largo 60 e lungo 100. Niente male per un ecomostro in fasce.
Naturalmente, per fare posto a questo gioiello di architettura industriale verrà abbattuto un antico mulino classificato come Bene storico e testimoniale, e spostato l’alveo del Canal Torbido, opera idraulica risalente al 1200.
Tanto rumore per un mucchio di vecchie pietre e un rigagnolo rifugio di chissà quali bestiacce.. Ebbene si. Il Cubo Malefico sarà nel cortile mio e in quello di molti altri da queste parti. Ancora non vi rendete conto di come diventerà il piccolo da grande? Eccolo!
Il Comitato Bazzanese Ambiente e Salute può spiegarvi tutto al riguardo, e vi assicuro che non soffre di nessuna sindrome.
N.d.A.: ho realizzato il Cubo Malefico in digitale, con il programma open source GIMP.
22 aprile 2011 - Giornata Mondiale della Terra
Terra. Fragile, meraviglioso, perfetto equilibrio.. Farne parte è un privilegio, abbiamone cura.
Vulcano è il ritratto su ordinazione di un bel cavallo grigio, vivace e un po’ birichino, un regalo che Umberto ha voluto per sua moglie Isabella dopo aver letto il post di Sueño. Il pony grigio, molto simile al cavallo di sua moglie, gli era piaciuto e lo avrebbe voluto vedere imballato e spedito a Formia, immediatamente.
Ma.. Il regalo era destinato ad essere appeso sopra la porta del box di Vulcano, una sistemazione che però non era adatta per un dipinto su cartoncino telato: anche se protetto da una tettoia l’umidità esterna avrebbe sicuramente finito per rovinarlo deformandolo, perfino se incorniciato e ‘sotto vetro’.
Ho proposto allora a Umberto di realizzare il ritratto su misura di Vulcano su una tavola in MDF, un materiale resistente e non facilmente deformabile. Il lavoro finito sarebbe risultato più rustico e perfetto per una scuderia, oltre che dipinto su un supporto adatto.
E così ho fatto, una volta ricevuto l’ok: ho tagliato, incollato e inchiodato un profilo di legno sagomato come cornice e ho trattato la tavola in MDF con un fondo di gesso acrilico. Il profilo in legno è stato poi pitturato con uno smalto verde scuro per dare un tocco British e, a dipinto ultimato, ho rifinito il tutto con una mano di flatting opaco dopo aver applicato le attaccaglie.
Un bel ‘lavoro di falegnameria’ che Isabella e Vulcano hanno molto gradito. Ho però il sospetto che, alla fine, non sia stato appeso in scuderia: Umberto mi ha fatto sapere che sua moglie sembrava seriamente intenzionata a sistemarlo in salotto, per averlo sempre a portata di sguardo.
P.s.: il ferro di cavallo è autentico, un souvenir dalla Camargue. Ho frugato - sotto gli sguardi attoniti di parecchia gente - dentro il bidone dei ferri vecchi, in un maneggio. Camargue autentica!
La prima tiepida giornata di fine inverno, un invito ad uscire per fare visita ad amici.
Vecchi amici, sempre disponibili per un incontro ravvicinato del terzo tipo.
Morbidi musi vellutati
e ispide criniere.
Scende la notte. Notte stellata, notte limpida. Notte di vento.
Un saluto a tutti.
Di nuovo San Valentino..
Sembrava l’altro ieri che l’intero parentado della coccinella Vanesia si scambiava effusioni acrobatiche, invece è già passato un anno ed è San Valentino di nuovo.
Per la cronaca, Vanesia è stata affidata, mentre gli svolazzanti parenti hanno trasmigrato altrove, ignoro dove. Sicuramente un luogo da loro ritenuto più trendy.. Ah, le coccinelle di oggi!
Dal momento che non ho scampo vi dedico il mio valentino personale con questa tenera coppia di Samoiedo valentini.
Vi lascio anche un pensierino valentino, lo lancio nel web e sentitevi liberi di condividerlo con chi preferite.
“ Il mio cuore sciarlocca per te,
come una carriola carica di sgiarablini.”
Buon San Valentino!
Mi è stato chiesto se potevo dipingere un piccolo sasso con dei piccoli pesci. Pesciolini gialli. Gialli gialli.
Penso che questi andranno bene, sono pesci angelo.
Saranno parenti di Mobu? Perché, sapete, il mondo è piccolo, che sia sommerso o meno..
Gli ultimi giorni di gennaio sono per tradizione i giorni più freddi dell’inverno, quando neve e ghiaccio imprigionano la terra.
Nella antica tradizione cinese si descrive la volpe come esperta nel camminare sul ghiaccio. La sua prudenza è proverbiale, con le sue orecchie tese a percepire ogni scricchiolio e la sua capacità di trovare i punti più sicuri per attraversare. Nessuna vecchia volpe si bagnerà mai la coda attraversando un torrente ghiacciato.
Nel Libro dei Mutamenti questa capacità è citata nel segno Ue Tsi – Prima del compimento, dove l’Oracolo ammonisce di fare attenzione e non comportarsi come giovani volpi che per troppa sicurezza e inesperienza finiscono per bagnarsi la coda prima della fine della traversata.
Anche in Europa la volpe era conosciuta per la sua cautela, e nessuno si sarebbe mai azzardato ad attraversare il ghiaccio senza prima averlo visto fare a una volpe.
Un antico proverbio scozzese recita:
“Quando la festa di Imbolc è passata, la volpe non darebbe credito nemmeno alla sua coda sul ghiaccio”
Imbolc, o Brighid coincide con il 1°febbraio, il punto mediano tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera, ed è una festa della tradizione celtica che celebra la luce. Luce che aumenta all’avvicinarsi della primavera. Luce, sole, calore. Il ghiaccio si assottiglia e Sionnach la Volpe saggiamente non si azzarda a sfiorarlo nemmeno con la coda.
Ancora un sasso invernale per questo gennaio grigio e freddo. Questa volta ho deciso di dedicarmi ai rapaci notturni e perdonatemi se ho avuto la sfacciataggine di rivolgermi ad uno dei grandi della pittura naturalistica.
Questo andrà tutto a mio discapito, ma è giusto che pubblichi la mia copia e la riproduzione dell’autore che ha ispirato la mia Civetta, oltre ad altri suoi meravigliosi lavori.
Robert Bateman è uno dei miei Maestri e ogni suo lavoro rende il mondo migliore.
Plowed field and snowy owl
Burrowing owl
Aggiornamento: 31 agosto 2017
La mia civetta è volata verso.. gli Stati Uniti!
Grazie a Brian, destinazione Ohio.
Biondo e svizzero? No, questo cavallo è altoatesino e sudtirolese. Il bis bis bis.. all’ennesima è però di origini orientali, un certo El Bedavi, 133 (El Bedavi XXII per l’esattezza). Fu organizzato un matrimonio di interesse con una fattrice di origini galiziane e da questa unione combinata nacque Folie, o meglio “249 Folie”, tanto per essere pedanti..
Questi i fatti, avvenuti nel lontano 1874 a Sluderno, in Alto Adige. Da allora, attraverso sette linee di sangue che derivano tutte da Folie, l’Haflinger e l’Avelignese sono arrivati fino a noi. Sono più che cugini, ma c’è un confine di mezzo e allora da una parte sono austriaci, dall’altra italiani.
Non entro nel merito dei criteri di selezione che operano le diverse associazioni di allevatori, questa è soltanto una premessa per presentarvi il nuovo dipinto appena terminato.
Posso intitolarlo “Stallone Haflinger in una notte d’inverno” se vi sta bene.
Questa magnifica foto di Yann Arthus-Bertrand ritrae Efraim, dichiarato Avelignese di nascita.
Sono occorsi 15 anni e migliaia di scatti per realizzare lo straordinario atlante fotografico che è Cavalli, edizioni Ippocampo.
Se non conoscete i cavalli e volete vederli come mai avreste pensato, ve lo consiglio caldamente. Se li conoscete e non lo avete mai sfogliato, correte!
Dopo tutto questo forse siete curiosi di vedere uno di questi cavalli in azione. Detto e fatto, su You Tube ho trovato per caso questo video: è uno stallone Haflinger, si chiama Neidhart e scalpita e galoppa con i Simple Minds in sottofondo.
A voi il signor Criniera Fluente Neidhart: è un gran bel cavallo e, lasciatemelo scrivere, sa di esserlo..
Un incontro inaspettato, durante una passeggiata in un pomeriggio invernale. Questo dipinto è stato immaginato così, come la visione elusiva di un daino nella cornice del bosco. Non è un incontro accaduto realmente e l’ho intitolato Suggestioni d’inverno.
Per il primo dipinto del nuovo anno il sasso che ho scelto si è rivelato un sasso difficile, e la realizzazione lo è stata altrettanto.
La superficie è molto liscia, l’ho preparata con una base di gesso acrilico ma nonostante questo è stato complicato stendere il colore. Il naso, o meglio il muso, mi ha fatto impazzire un pomeriggio intero e considerate che ho lavorato su dimensioni abbastanza piccole.
Ecco qui comunque il mio daino, e perdonate la qualità delle foto, è quanto di meglio ho potuto fare in questo pomeriggio grigio.
Buon Nuovo Anno, che sia ricco di abbondanza. Buona Befana, spero che abbia lasciato la vostra calza colma di buone cose.
Al prossimo sasso!
Aggiornamento: 5 dicembre 2017
Il mio daino ora è in California. Un lungo viaggio oltre oceano, ma tutto è andato bene. Grazie a Gretchen e al suo feedback a cinque stelle: “Beautiful and just as expected.”