domenica 5 giugno 2011

Il cigno nero



Nell’Europa del ‘700 i cigni neri non erano conosciuti, era anzi ritenuta impossibile la loro esistenza: i cigni sono bianchi, candidi, ecchediamine, non si è mai visto un cigno nero!
Eppure il Cygnus atratus, in barba alle certezze del vecchio continente, ha dato inconfutabile prova della sua esistenza, era  solamente necessario scoprire un continente nuovo, l’Australia, per avere il piacere di osservarlo.

Un evento ritenuto improbabile e che, guarda caso, si è puntualmente verificato. Così il Cigno nero è anche l’evento inaspettato che diventa titolo e metafora per Nassim Nicholas Taleb, di professione saggista, empirista, operatore di borsa e filosofo nel suo saggio “Il Cigno nero”.

Ultimamente ne ho incontrati parecchi, di cigni neri con la C maiuscola, ed il minimo che potessi fare era  immortalarne uno sulla tela. La foto non è riuscita nel migliore dei modi, scattata praticamente all’alba pochi secondi prima di chiudere l’imballaggio, con un treno che mi aspettava per condurmi a Roma.

Un viaggio un poco avventuroso, tra stazioni, autobus e taxi, eppure il mio compagno 50 x 80 ed io alla fine siamo giunti sani e salvi.
Se  siete incuriositi  e volete saperne di più su Cigni neri, curve a campana e sul perché faccia male correre dietro ai treni,  questo è il saggio di Taleb:

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Il seguito di questa storia ha a che fare con i conigli bianchi, dovrete però aspettare la prossima puntata!